Adesso siamo quasi in…

… dirittura di arrivo al referendum. Con una campagna praticamente elettorale che più politica e più invasiva non si poteva ottenere.
La cosa che è certamente passata, forse solo a me, è che non c’è stato nulla di risparmiato, tra cui la presenzialità del premier Renzi che per un certo versante mi ricorda Silvio Berlusconi all’epoca di quando faceva le maratone televisive per farsi pubblicità.
Come non si può affermare che certe cose non cambiano mai: se la tua presenza funziona dappertutto non puoi risparmiarti.
Non si può ottenere una vittoria se non convinci praticamente alla nausea tutto il tuo elettorato. Come si dice: battere il ferro fin che è caldo…

Ad un certo punto ti chiedi…

… cosa vuoi nel futuro. Perché non può non esserci la scelta al referendum del 4 dicembre. Io vorrei non influenzare chi mi sta leggendo, ma tutte le altre volte essere senza una scelta mi ha pregiudicato uno scarso interesse.
Stavolta voglio dirvi che voterò di si al referendum, pur essendo di destra. Dovrei dire di no a questa riforma. Ma si può non pensare che Renzi non sarà eterno, e che magari dopo di lui verrà qualcuno che non avrà contro un Capo di Stato come potrebbe avercelo dietro Renzi in caso di malgoverno, e fare i debiti aggiustamenti alla Costituzione italiana?
Parlo per esperienza personale: questa blogosfera, magari poteva anche non partire, ma è partita. Ha avuto i debiti aggiustamenti, ma ha avuto un punto di partenza completamente differente da come lo si conosce oggi. Ma ha avuto un punto di partenza. Come lo è la riforma costituzionale: un punto di partenza. Per i debiti aggiustamenti bisognerà aspettare…